Group psychotherapy for HIV patients. A different approach

HIV is often related to psychological distress, after the diagnosis and the beginning of HAART. Brief Psychological approaches are important but they give only support, enhancing the relationships of the patients. In many cases these relationships are disfunctional too.Psychotherapies don´t focus on the indidvidual´s autonomy but on the support from the others. A brief-grouppsychotherapy focused on major objectives of each person but with the main common objective to enhance the psychological individual indipendence and to promove a self- maturation; understanding the disfunctional dynamics realized in the past that are enhanced by the HIV-status, to promove individual indipendence with the objective of focusing the good and valid relationships and change the disfunctional ones and to allow the person to be able to open to the world again. A brief group psychotherapy, supportive but mostly expressive. a small group 3 male, 1 female: were choosen for group psychotherapy after 2-3 individual meetings. 16 psychotherapy meetings, weekly, lenghth 1 hour, 40-45 minutes. Results First time patients worked on their disfunctional affective part, that was pre-hiv. In a second time they worked promoting their possibility of indipendence to find their lost self esteem. in the last time they focused to improve their relationships where possible but mostly to think that they can go out alone from the darkness after HIV diagnosis. Quality of life of HIV patients can be focused on changing their disfunctional parts, first enhancing the process of indipendence and individual esteem of the person

Gli stili narrativi dei gruppi dinamici come indicatori di cambiamento: ipotesi teoriche e proposte metodologiche

2009 - 2010Il lavoro propone una reinterpretazione teorico-metodologica della dinamica di gruppo in chiave strategico-integrata attraverso la definizione e l’esplorazione sistematica delle valenze scientifiche del legame tra dinamiche di gruppo e narrazione. L’ipotesi è che i gruppi hanno uno specifico stile narrativo in funzione della fase in cui si trovano e che questo stile può essere individuato attraverso alcuni indicatori specifici. Sulla base dell’esperienza maturata in numerosi anni di lavoro con i gruppi in ambito clinico e formativo, l’autore ha quindi condotto una ricerca molto innovativa finalizzata ad analizzare il legame tra narrazione, intesa come stile narrativo, e fasi dinamico-evolutive che il gruppo attraversa. Per indagare l’ipotesi che i gruppi abbiano uno specifico stile narrativo in funzione della fase in cui si trovano e che questo stile possa essere individuato attraverso alcuni indicatori specifici, è stato applicato uno strumento, sviluppato dall’autore nel corso degli anni e denominato Griglia per l’Inquadramento dello Stile Narrativo dei Gruppi Dinamici (G.I.N), il quale è composto proprio da un insieme di indicatori narrativi utili ad inquadrare lo stato evolutivo di un gruppo in un momento dato. La ricerca è stata condotta impiegando il metodo ideografico e applicando una metodologia di analisi dei dati di tipo qualitativo a partire dall’utilizzo della Griglia (G.I.N.) in due differenti contesti di gruppo. Una prima analisi narrativa è stata condotta in ambito clinico-formativo su osservazioni empiriche e su un corpus di dati audio relativi a dinamiche di gruppo condotte con cadenza mensile dall’autore tra il 2009 ed il 2010 presso la scuola di specializzazione in psicoterapia Scupsis di Roma; la Griglia è stata inoltre impiegata in un contesto non clinico, e cioè in un gruppo di Auto e Mutuo Aiuto come quello dell’Associazione A.M.A. I risultati dell’analisi narrativa condotta in entrambi i contesti consentono di concludere che la lettura accurata della trama narrativa dei racconti di gruppo, attraverso l’analisi della struttura linguistico-verbale, contenutistica ed emozionale-climatica delle narrazioni dei partecipanti al gruppo, offre l’opportunità di una più profonda lettura del processo di gruppo e dello stato emozionale che, in quel determinato momento, il gruppo attraversa e di cui il clinico può servirsi per direzionare più efficacemente l’intervento per l’evoluzione del gruppo, produrre cambiamenti nei partecipanti e allo stesso tempo verificarli. Sulla base dei risultati ottenuti, è stato inoltre mostrato come la Griglia G.I.N. sia uno strumento efficace nel rilevare la fase evolutiva raggiunta dai partecipanti in diversi contesti di gruppo. [a cura dell'autore]IX n.s

Prontuario di strategie terapeutiche. Esercizi e prescrizioni per sciogliere nodi psicologici in breve tempo

Il testo è rivolto a psicologi e psicoterapeuti che, a prescindere dal modello teorico di riferimento, sentono il bisogno di nuovi strumenti per facilitare i propri pazienti a sbloccare situazioni critiche lavorando anche tra una seduta e l’altra. Questo prontuario vuole essere uno strumento di supporto di facile utilizzo e consultazione. Il nostro lavoro di psicoterapeuti è estremamente complesso e delicato, gli strumenti e le tecniche non sono mai abbastanza, per aiutarci nel difficile compito di risolvere antichi conflitti e penose sofferenze psichiche. In venti anni di attività clinica, di insegnamento e di ricerca ho messo a punto delle prescrizioni che sono molto efficaci a “sciogliere”, in modo semplice, nodi articolati e profondi. Questo libro raccoglie trentanove esercizi e prescrizioni specificando per ognuno la tipologia di pazienti per cui può essere utile, le istruzioni con cui presentare l’esercizio e gli obiettivi che persegue. Inoltre gli esercizi vengono anche suddivisi in funzione: della fase della terapia in cui utilizzarli, all’inizio, nella fase centrale o in chiusura; dell’utilizzo nelle terapie di coppia ; dell’utilizzo nelle terapie di gruppo. Nel libro le tecniche vengono raccolte con il nome di prescrizioni, un po’ come quelle che il medico da al paziente dopo la visita per continuare la cura a casa ma potete chiamarli, esercizi, compiti a casa o tecniche a seconda della lente con cui vorrete guardale e/o utilizzarle. Ciò che conta è che il tempo che separa il nostro paziente da noi è un tempo che va investito in modo terapeutico e capitalizzato in funzione dello scopo della terapia che in sintesi è: curare

La psicoterapia strategico-integrata. L'evoluzione dell'intervento clinico breve

Il manoscritto espone l’approccio strategico integrato, partendo dalle sue radici culturali e scientifiche, alla teoria della tecnica, alle tecniche e alla loro applicazione clinica in setting differenti. Il testo è diviso in due parti una prima teorica e una seconda in cui si descrivono strumenti specifici e campi di applicazione del modello presentato

LA GENOMICA PSICOSOCIALE ED IL CONTRIBUTO SCIENTIFICO DELL’INTERNATIONAL PSYCHOSOCIAL GENOMIC TEAM (IPGT)

Il contributo qui presentato si colloca all’interno di una serie di attività di ricerche che il sottoscritto sta conducendo a partire dal 2005 tra gli Usa e l’Italia, all’interno di un gruppo di ricerca internazionale denominato international psychosocial genomic team (IPGT) e composto da medici, psicologi, biologi molecolari, e bio-informatici. Le ricerche sviluppate in questi anni sono orientate allo studio della Genomica psicosociale, area scientifica interdisciplinare che vede il coinvolgimento di discipline come la Medicina, la Psicologia, le Neuroscienze e la Genomica. Proponiamo una nuova metodologia per lo studio del funzionamento mente-corpo ed una prima evidenza sperimentale all’ipotesi che certe esperienze psicologiche possano modulare l’espressione genica

Ab initio calculation of adhesion and potential corrugation of diamond (001) interfaces

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THE CHRONOBIOLOGICAL HYPOTHESIS AND PSYCHOSOCIAL AND CULTURAL GENOMIC THERAPIES: FROM THE EXAMPLE OF PARKINSON’S DISEASE AND NEURODEGENERATIVE PROCESS

Recent research on Parkinson’s Disease (PD) revealed some common etiopathogenic mechanisms underlying a large range of chronic diseases, and more specifically the deregulation of chronobiological rhythms that may start in the very beginning of such pathological development. Contrary to the bottom-up tradition, the post-genomic biology provides now a much favorable zeitgeist to integrate holistic interventions in both biomedical research and mainstream medical practice. Such integrative efforts may not only improve our understanding of system-level dynamics about health and disease, but also opens larger possibilities for new clinical options that bring positive pathological evolutions while globally increasing quality of life of patients, caregivers, and their families. To facilitate the transition, we renew the invitation to join our international open source research project in widely testing the Creative Psychosocial Genomic Healing Experience (CPGHE), an evidence-based construction of a holistic and naturalist intervention with its standardized version specially designed to offer easy adaption for scientific investigation towards an evidence-based integration of holistic intervention possibilities

The Evaluation of a Mind–Body Intervention (MBT-T) for Stress Reduction in Academic Settings: A Pilot Study

This study is aimed at evaluating the outcomes of mind–body transformation therapy (MBT-T), previously known as the creative psychosocial genomic healing experience© (CPGHE). The intervention was aimed at reducing the perceived level of stress in two non-clinical groups of students with dierent educational levels and dierent expertise in the domain of well-being. Whereas participants from the first group were first-year university students, participants from the second group were students attending a post-graduate program in psychotherapy. All participants (n = 159) were exposed to a single session of MBT-T, each group in a separate session. The results of two paired-samples t-tests, conducted separately on the two samples, showed that there was a statistically significant reduction in the participants’ perceived level of stress between pre- and post-intervention states in both samples (t88 = 5.39, p < 0.001; t53 = 4.56, p < 0.001 respectively). The results, therefore, showed that a single session of MBT-T was beneficial in reducing the perceived level of stress in both first-year university students and students attending a post-graduate program in psychotherapy, regardless of educational level and expertise in the domain of well-being

Bacteriemia por Campylobacter coli en paciente con inmunodeficiencia primaria

Letters to editorCartas al edito

Pilot study on epigenetic response to a mind-body treatment

In the last years, epigenetics and functional genomics methods to evaluate the genomic effects and mechanisms of mind-body therapies have increasingly grown. DNA microarray technology has been used to show the involvement of the stress response pathways both in the case of disease and stress and as an effect of mind-body therapies. In the present research, the DNA samples obtained from 20 individuals who experienced a mind-body therapeutic protocol (MBT-T), were analysed from the bio-molecular point of view by means of an epigenetic marker (MSAP molecular tool), in order to estimate the different status of methylation. The subjects were compared at 3 different times: prior to, 1 hour after, and 24 hours after the treatment. The molecular data were processed through different biostatistics approaches: the Bayesian statistics approach, in order to estimate the clustering membership of the subjects (Structure), and the statistical estimation of the DNA methylation level (MSAP statistical tool). The structure analysis revealed that the clusters and their membership changed among the three time points moving from higher heterogeneous distribution to higher homogeneous clusters. Before the treatment, the subjects’ epigenetic profiles were heterogeneous; after the mind-body treatment we found that epigenetic profiles converged to homogeneous DNA methylation status. DNA epigenetic status of the subjects was affected by the MBT-T treatment